Conguaglio IRPEF di fine anno: occhio alla busta paga di dicembre

12 Gennaio, 2021   |  

Il conguaglio IRPEF di fine anno è il ricalcolo delle imposte che il dipendente deve pagare come IRPEF con la busta paga di dicembre.

Come ogni anno, la busta paga di dicembre coincide con quell’operazione chiamata conguaglio fiscale ovvero il conguaglio Irpef di fine anno. Questa operazione serve a stabilire in via definitiva l’ammontare delle imposte (Irpef) che il dipendente deve versare all’Erario sulla retribuzione erogata nel corso dell’anno dal datore di lavoro.

E’ noto infatti che sulle retribuzioni percepite nel corso di ciascun anno solare o periodo d’imposta (1 gennaio – 31 dicembre) il dipendente deve pagare delle “tasse” (non me ne vogliano i tecnici, si tratta solo di una semplificazione). Di conseguenza l’ammontare delle imposte definitivo dovuto allo Stato è noto solo in corrispondenza della retribuzione di dicembre. Il datore di lavoro, quale sostituto d’imposta, trattiene le imposte dalla busta paga e le versa all’erario tramite modello F24.

Questa operazione potrebbe portare ad un rimborso oppure ad una trattenuta in busta paga e di conseguenza la retribuzione potrebbe essere maggiore o inferiore al normale. Ma vediamo come si procede.

Tassazione busta paga, come funziona
Nel corso dell’anno l’azienda trattiene già delle imposte per conto del lavoratore, attraverso una diminuzione del suo compenso mensile. Questo viene pagato di norma gli ultimi giorni del mese in corso o i primi giorni del mese successivo a quello di riferimento, ad esempio la retribuzione di gennaio 2020 è stata pagata gli ultimi giorni di gennaio o i primi giorni di febbraio.

Le imposte, trattenute dal datore di lavoro direttamente dalla retribuzione lorda, vengono poi versate dal datore con modello F24 entro il 16 del mese successivo a quello di riferimento. Il calcolo dell’Irpef che viene fatto ogni mese è però provvisorio e parziale, dal momento che l’azienda non sa (ad esempio a gennaio) quale sarà la retribuzione totale e definitiva dell’anno, perché mancano ancora 11 mesi (oltre alle mensilità aggiuntive).

Quando vengono elaborate le paghe di gennaio, l’ufficio paghe o il consulente / professionista per conto del datore simula quale sarà la retribuzione complessiva dell’anno, prendendo a riferimento il compenso dello stesso mese di gennaio, perché è l’unico dato noto.

Il risultato della simulazione è preso come riferimento per calcolare le tasse da trattenere dal compenso mensile. Lo stesso per i mesi successivi fino a dicembre.

Conguaglio IRPEF di fine anno: credito o debito in busta paga di dicembre
Se dalle operazioni di conguaglio emerge che le tasse prelevate nel corso dell’anno al dipendente sono superiori rispetto a quanto effettivamente dovuto nel periodo d’imposta (sulla base del reddito complessivo e definitivo) si parla di “conguaglio a credito” e al dipendente spetta un rimborso in busta paga (sempre di dicembre) pari all’importo delle imposte trattenute in più.

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Fonte : Lavoro e Diritti