Bonus Sud 2019, ecco il decreto ANPAL: ma vale solo dal 1° maggio

23 Aprile, 2019   |  

Emanato il decreto ANPAL che istituisce il bonus sud 2019, per le assunzionistabili nel mezzogiorno, ma solo dal 1° maggio. Ecco i dettagli.

L’ANPAL ha emanato il Decreto direttoriale 178 del 19 aprile con il quale istituisce il Bonus Sud 2019, tecnicamente l’Incentivo Occupazione Sviluppo Sud, ma c’è una grossa sorpresa leggendo il testo. L’esonero contributivo per le assunzioni nel mezzogiorno infatti riguarda le assunzioni e le trasformazioni a partire dal 1° maggio 2019. Restano quindi esclusi i rapporti di lavoro da gennaio ad aprile.

Ma facciamo un passo indietro. Nell’ultima legge di Bilancio, art. 1, comma 247  Legge 145/2018, è stato istituito un fondo di 500 milioni di euro per il 2019 e altri 500 milioni per il 2020, per rifinanziare per il biennio 2019-2020 il bonus per le assunzioni stabili nelle regioni del sud Italia, che grande successo aveva riscosso nel 2018. L’agevolazione si applica nei confronti delle aziende che operano nelle regioni del Sud Italia che assumono, a determinate condizioni, lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche parziale oppure trasformano contratti a tempo determinato.

Bonus Sud 2019, solo per rapporti a decorrere dal 1° maggio
Il Decreto ANPAL recita testualmente che l’incentivo spetta ai datori di lavoro che assumano, tra il 1° maggio e il 31 dicembre 2019. L’incentivo pertanto non può essere applicato alle assunzioni e le trasformazioni avvenute nel periodo da gennaio ad aprile, ma solo a decorrere dal mese di maggio; non vi è quindi una vera e propria proroga con la vecchia misura.

La speranza ora è che, in attesa della Circolare INPS con le istruzioni per la fruizione dello sgravio, possa ancora arrivare una rettifica del Decreto ANPAL (così come avvenuto lo scorso anno per la stessa misura e per il bonus Neet 2018), altrimenti saranno molte le aziende che dovranno rinunciare al beneficio.

Bonus sud, cos’è e come funziona
L’incentivo consiste in uno sgravio totale dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro che assumono, tra il 1° maggio e il 31 dicembre 2019, persone disoccupate in possesso di determinati requisiti.

Vediamo nel dettaglio come funziona.

Lavoratori destinatari dell’incentivo occupazione sud
Il bonus sud 2019 rispecchia nella sua totalità l’esonero contributivo previsto lo scorso anno. Dunque, i criteri e le modalità di applicazione sono gli stessi di quelli previsti a suo tempo.

L’agevolazione opera esclusivamente per i datori di lavoro che si trovino

  • nelle regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);
  • e nelle regioni “in transizione” (Abruzzo, Molise, Sardegna).

La riduzione dei contributi previdenziali riguarda tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, che – senza esservi tenuti – assumono (o trasformano un contratto a termine) nel periodo “01.05.2019 – 31.12.2019”, con contratto a tempo indeterminato, soggetti con le seguenti caratteristiche:

  • lavoratori di età compresa tra i 16 e i 34 anni di età (inteso come 34 e 364 giorni), in stato di disoccupazione;
  • lavoratori con 35 anni di età, e oltre, privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. E’ da ritenersi privo di impiego regolarmente retribuito il soggetto che nei sei mesi precedenti l’assunzione agevolata, non ha svolto lavoro subordinato della durata di almeno sei mesi oppure non ha svolto attività di lavoro autonomo o parasubordinato con reddito superiore agli 8000 euro.

Importo del bonus assunzioni sud 2019
Anche la misura dell’esonero ricalca in toto quella finora prevista. Dunque, l’esonero è pari al 100% dei contributi dovuti all’INPS, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di importo su base annua pari a 8.060 euro. Il termine per la fruizione dell’incentivo è il 28 febbraio 2021.

La fruizione si basa su 12 quote mensili dalla data di assunzione/trasformazione del lavoratore, quindi ciascun datore di lavoro potrà porre a conguaglio mensilmente euro 671,66 (8.060 euro/12 mesi).

Per rapporti di lavoro iniziati o terminati nel corso del mese la soglia va riproporzionata sulla base giornaliera fissata in euro 21,66 (671,66/31).

Condizioni da rispettare per fruire del bonus sud
Per poter fruire dell’esonero contributivo, nei sei mesi precedenti l’assunzione, il lavoratore non deve aver avuto un rapporto di lavoro subordinato con lo stesso datore di lavoro che lo assume con l’incentivo. Ciò non vale, naturalmente, per le ipotesi di trasformazione del rapporto di lavoro in rapporto a tempo indeterminato.

Si ricorda, a tal proposito, che si ha il disconoscimento dell’esonero anche se il lavoratore, nel periodo in esame, ha avuto un rapporto di lavoro con una società controllata dal datore di lavoro che lo assume o ad esso collegata ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile o, comunque, facente capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto.

L’agevolazione è inoltre subordinata al rispetto delle regole per la fruizione degli incentivi, ovvero:

  • DURC regolare,
  • rispetto delle regole sulla sicurezza sul lavoro,
  • precedenza nei contratti a termine ecc.

Incentivo Occupazione Sviluppo Sud: rapporti agevolati
I datori di lavoro operanti nel Sud Italia, ai fini del riconoscimento dell’esonero contributivo, devono assumere il lavoratore con contratti a tempo indeterminato (anche a scopo di somministrazione). Rientrano nell’esonero anche:

  • i rapporti di lavoro a tempo parziale;
  • i contratti di apprendistato professionalizzante;
  • le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato;
  • il socio lavoratore di cooperativa, se assunto con contratto di lavoro subordinato.

Nessuna agevolazione, invece, è prevista per:

  • contratto di lavoro domestico,
  • lavoro occasionale,
  • contratto intermittente,
  • contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore,
  • ovvero, il contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca.


Fonte : Lavoro e Diritti