Calcolo degli assegni al nucleo familiare Anf: come sapere quanto spetta al mese, tabelle, fasce di reddito e importi.
I lavoratori dipendenti, anche in disoccupazione e pensionati, ed i collaboratori (lavoratori parasubordinati), possono aver diritto a un sussidio mensile da parte dell’Inps se in famiglia è presente un minore, una persona inabile, o se il nucleo ha una composizione particolare: si tratta degli assegni familiari, o meglio degli assegni al nucleo familiare, in breve Anf. Gli assegni familiari sono finalizzati al sostegno economico delle famiglie, e servono ad integrare il reddito del nucleo quando è inferiore a determinati limiti. Il trattamento è una prestazione previdenziale, e viene accreditato ogni mese su richiesta del lavoratore o del pensionato (unitamente allo stipendio o al compenso, alla pensione o al sussidio percepito). Ma procediamo per ordine, e facciamo il punto sugli assegni familiari: come si calcolano, come sapere in quale tabella e fascia di reddito deve essere collocato il nucleo familiare, chi ha diritto agli Anf e come richiederli.
A chi spettano gli assegni familiari?
Gli assegni al nucleo familiare Anf spettano, secondo la composizione della famiglia e il reddito familiare, ai:
Chi fa parte del nucleo familiare ai fini degli assegni?
Ai fini del diritto agli assegni familiari, rientrano nel nucleo familiare:
Nei nuclei familiari numerosi, cioè con più di 3 figli o equiparati di età inferiore a 26 anni compiuti, rilevano al pari dei figli minori anche i figli di età compresa fra 18 e 21 anni, purché studenti o apprendisti.
Chi non fa parte del nucleo familiare?
Non devono essere inclusi nel nucleo familiare:
Eventuali variazioni del nucleo devono essere comunicate dal lavoratore a chi è tenuto a corrispondere l’assegno, entro 30 giorni dal loro verificarsi, per mezzo dell’apposita modulistica, allegando uno stato di famiglia o dichiarazione sostitutiva.
Come si calcola il reddito del nucleo familiare?
Il diritto agli assegni familiari dipende dal reddito complessivo del nucleo familiare, che non deve superare i limiti annui indicati dalla legge. I limiti di reddito familiare hanno valore dal 1° luglio di ogni anno al 30 giugno dell’anno successivo: sono stabiliti dalla legge e rivalutati ogni anno.
I redditi del nucleo familiare che rilevano ai fini Anf, nel dettaglio, sono:
Devono essere considerati i redditi prodotti nell’anno precedente il periodo di validità: ad esempio, per gli assegni il cui periodo di validità parte dal 1° luglio 2018, si considerano i redditi del 2017.
Il reddito del nucleo ha valore fino al 30 giugno dell’anno successivo: in parole semplici, per gli Anf corrisposti dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2019 si considerano i redditi del nucleo familiare prodotti nel 2017.
Non devono essere dichiarati tra i redditi:
Perché si abbia diritto agli assegni familiari, ad ogni modo, il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto, per almeno il 70%, da reddito derivante da lavoro dipendente e assimilato.
Quali sono le tabelle di riferimento per gli assegni familiari?
Hanno diritto agli Anf solo i dipendenti che appartengono a nuclei familiari con una composizione specifica, indicata nelle seguenti tabelle:
Come si calcolano gli assegni familiari?
L’assegno familiare mensile spettante varia a seconda della tabella, del numero dei componenti del nucleo e del reddito del nucleo.
Nello specifico, per stabilire l’importo Anf spettante, si devono prendere in considerazione le tabelle pubblicate annualmente dall’Inps, che hanno validità dal 1° luglio di un determinato anno al 30 giugno dell’anno successivo: individuata la tabella di riferimento (come abbiamo osservato, dalla 11 alla 21D), è necessario individuare la fascia in cui si colloca il reddito del nucleo familiare, nella colonna che corrisponde al numero dei componenti della famiglia, e verificare qual è l’assegno corrispondente indicato dall’Inps.
Quest’operazione è effettuata automaticamente dai datori di lavoro, attraverso i principali software paghe.
Esempio di calcolo assegni familiari
Di seguito, osserviamo come varia l’importo mensile degli assegni familiari, a seconda delle tabelle, del numero dei componenti del nucleo e del reddito.
Prendiamo, ad esempio, la Tabella 11, dedicata ai nuclei con entrambi i genitori e almeno un figlio minore, senza componenti inabili.
Per i redditi annui del nucleo fino a 14.541,49 euro l’importo dell’Anf è pari a:
Invece, per i redditi da (prendiamo una fascia di reddito a caso) 39.436,77 euro a 39.553,10, l’importo dell’assegno mensile ammonta a:
Gli importi completi, suddivisi per tabella, sono allegati a una circolare Inps pubblicata ogni anno [1].
Come si richiedono gli assegni familiari?
Gli assegni familiari, per essere riconosciuti, devono essere richiesti esplicitamente dal lavoratore all’azienda, consegnando un apposito modulo di domanda al datore di lavoro, il modello SR 16 Anf Dip. Per sapere come compilarlo: Come si compila la domanda di assegni familiari?
Gli assegni devono essere richiesti ogni anno, secondo il loro periodo di validità: ogni periodo parte dal primo luglio, per terminare il 30 giugno dell’anno successivo. Di conseguenza, è necessario che il lavoratore consegni la domanda Anf al proprio datore di lavoro entro il 30 giugno di ciascun anno.
Il datore di lavoro non deve trasmettere la domanda di assegni familiari all’Inps, ma deve conservarla, in quanto potrebbe essere richiesta dall’istituto o dall’ispettorato in sede di controlli. La domanda deve essere inviata dal lavoratore all’Inps solo nei casi di corresponsione diretta da parte dell’istituto.
Nel caso in cui il lavoratore si trovi in situazioni particolari (nucleo con coniugi separati o divorziati, genitori conviventi non coniugati, etc.), per inserire determinati familiari nel nucleo è necessaria un’autorizzazione preventiva dell’Inps, Anf 43, che deve essere richiesta presentando il modello di domanda Anf 42.
note
[1] Inps Circ. n. 68/2018.