Come avviene l’ispezione sul lavoro da parte degli organi di vigilanza e quali sono le fasi di svolgimento, i controlli e i verbali dell’ispettorato.
In Italia le ispezioni sul lavoro, ovvero i controlli sul rispetto delle norme in materia di lavoro sono affidate all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (in sigla INL) che le esercita attraverso propri ispettori dislocati nelle 74 sedi territoriali (abbreviate ITL) sparse nello stivale.
Da quando è operativo (1° gennaio 2017) l’INL ha inglobato le attività di vigilanza prima svolte da Ministero del Lavoro, INPS e INAIL. Eccezion fatta per i controlli in materia di igiene e sicurezza sul lavoro per i quali sono competenti le ASL, il personale dell’Ispettorato vigila su:
Chiarita la struttura e le competenze dell’Ispettorato Nazionale, vediamo ora nel dettaglio come si svolgono i controlli.
Le cause che possono determinare un’ispezione sul lavoro sono la richiesta di intervento da parte del lavoratore o del sindacato che lo rappresenta oppure iniziativa autonoma dell’ufficio ispettivo.
In nessun caso vengono prese in considerazione richieste anonime di verifiche ispettive, a meno che non emerga con assoluta e incontrovertibile evidenza la gravità e l’attendibilità dei fatti denunciati.
Quando la verifica è richiesta dal lavoratore o dal sindacato, l’Ispettorato prima di effettuare la verifica deve tentare una conciliazione tra azienda e dipendente. Se le parti raggiungono un accordo, l’ispezione non ha luogo e il datore sarà tenuto unicamente al versamento delle somme concordate e dei contributi previdenziali.
In caso di mancato accordo le conseguenze sono diverse:
Si procede invece direttamente all’ispezione (senza passare per il tentativo di conciliazione) in caso di richieste di intervento che:
Le attività preliminari alla verifica di controllo vera e propria consistono nella raccolta delle informazioni aziendali anche attraverso l’uso delle banche dati. In particolare, i documenti già in possesso dell’ispettorato del lavoro che non devono essere chiesti in azienda sono tutti quelli che riguardano:
E’ sicuramente l’accesso in azienda il momento cruciale delle ispezioni sul lavoro. Il personale dell’ispettorato del lavoro deve innanzitutto qualificarsi esibendo la propria tessera di riconoscimento, a beneficio del datore di lavoro e di tutti gli altri soggetti con cui interagisce. Gli ispettori possono visitare qualunque luogo di lavoro, compresi laboratori e cantieri, purché connessi con l’esercizio dell’attività aziendale.
Qualora il datore non sia presente, si può richiedere al personale di vigilanza di attenderne l’arrivo purché questo avvenga in tempi ragionevoli e non abbia l’intento di guadagnare tempo. Una volta presente, il datore viene informato della possibilità di farsi assistere da un professionista (ad esempio consulente del lavoro), la cui assenza, comunque, non sospende né posticipa l’ispezione.
L’ispezione del lavoro è una verifica dei fatti e degli atti relativi la personale trovato in azienda intento in qualsiasi tipo di lavorazione al momento del primo accesso. La verifica ispettiva si può quindi dividere in 3 fasi: l’identificazione dei presenti, con relativa raccolta delle informazioni, esame della documentazione ricevuta e redazione del verbale.
Lo svolgimento della verifica ispettiva prevede innanzitutto l’identificazione delle persone presenti sul luogo di lavoro. In un secondo momento, il personale ispettivo può assumere una serie di notizie dai lavoratori, dal datore e/o dai professionisti che lo assistono, riguardanti:
Le dichiarazioni dei lavoratori dovranno essere acquisite attraverso domande chiare e facilmente comprensibili, senza che il datore o il professionista siano presenti. Per i dipendenti stranieri, gli ispettori dovranno accertarsi che questi capiscano la lingua italiana, altrimenti è necessario l’intervento di interpreti. All’interno del verbale unico di accertamento e notificazione (che costituisce il documento finale della fase ispettiva) le dichiarazioni dei lavoratori dovranno essere coperte da anonimato.
Le affermazioni rese sono raccolte nel verbale di acquisizione di dichiarazione. Del documento dev’esserne data lettura al dichiarante il quale ne conferma la correttezza eventualmente chiedendo alcune modifiche, prima di sottoscriverlo.
Eccezion fatta per i documenti presenti nelle banche dati (di cui si è parlato sopra), il personale ispettivo può esaminare tutto il materiale utile ad un esame obiettivo della situazione aziendale e per verificare le dichiarazioni rese dai lavoratori o dal datore.
E’ ammesso anche l’esame del libro unico del lavoro. In particolare, previa richiesta degli ispettori, il libro unico dev’essere esibito:
Anche in sede di ispezione, il personale di vigilanza può tentare di proporre una conciliazione tra le parti, come quella citata poc’anzi.
Durante o a conclusione della fase ispettiva vengono prodotti i seguenti verbali: