Contratti a termine: Contributo addizionale a carico del datore di lavoro

13 Novembre, 2018   |  

Con la Circolare n. 17 del 31 Ottobre 2018 la Divisione V della Direzione Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali fornisce le prime indicazioni interpretative sul Decreto Legge 87/2018 (Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese), poi convertito nella Legge 96/2018, allo scopo di esaudire le molte richieste pervenute in proposito al Ministero e favorire l’uniforme applicazione della nuova disciplina, dopo aver anche acquisito il parere dell’Ufficio legislativo (espresso con nota del 30 ottobre 2018).

La Circolare 17/2018 il MLPS offre indicazioni interpretative soprattutto sul contratto a tempo determinato. Con particolare riferimento al contributo addizionale a carico del datore di lavoro è stato chiarito quanto segue.

Ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del DL 87/2018 (come modificato dalla legge di conversione), a decorrere dal 14 luglio 2018 (data di entrata in vigore del medesimo decreto), il contributo addizionale a carico del datore di lavoro – pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali applicato ai contratti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato – è incrementato dello 0,5% in occasione di ciascun rinnovo del contratto a tempo determinato, anche in somministrazione.
Ne consegue che al primo rinnovo la misura ordinaria dell’1,4% andrà incrementata dello 0,5%. In tal modo verrà determinata la nuova misura del contributo addizionale cui aggiungere nuovamente l’incremento dello 0,5% in caso di ulteriore rinnovo. Analogo criterio di calcolo dovrà essere utilizzato per eventuali rinnovi successivi, avuto riguardo all’ultimo valore base che si sarà venuto a determinare per effetto delle maggiorazioni applicate in occasione di precedenti rinnovi.
La maggiorazione dello 0,5% non si applica in caso di proroga del contratto, in quanto la disposizione introdotta dal DL 87/2018 prevede che il contributo addizionale sia aumentato solo in occasione del rinnovo.

Esempio

1° contratto a tempo determinato: 1,40%
2° contratto a tempo determinato: 1,90%
3° contratto a tempo determinato: 2,40%
4° contratto a tempo determinato: 2,90%



Fonte : Studio Balillo