Linee guida dell’INL per il contrasto al caporalato. Quando si configurano intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Riepilogate le linee guida che gli ispettori del lavoro dovranno seguire per contrastare il fenomeno del caporalato in agricoltura. In particolare, l’INL con la Circolare numero 5 del 28 febbraio 2019 si sofferma su Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e sugli elementi costitutivi della fattispecie di reato di cui all’articolo 603-bis codice di procedura civile. Inoltre, mette in chiaro le modalità di svolgimento dell’attività investigativa, al fine di garantire una corretta acquisizione dei relativi elementi di prova.
Il documento di prassi, inizia dalla distinzione tra:
Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro: elementi costitutivi
Sia l’intermediazione illecita che lo sfruttamento del lavoro, hanno in comune l’approfittamento dello stato di bisogno dei lavoratori.
Innanzitutto, l’approfittamento si realizza quando un soggetto trae vantaggio sa una situazione di debolezza della vittima del reato. Affinché si realizzi il reato è sufficiente che una parte abbia dello squilibrio tra le prestazioni contrattuali.
Mentre per “stato di bisogno” s’intende una condizione anche provvisoria di effettiva mancanza di mezzi idonei a sopperire ad esigenze definibili come primarie, cioè relative a beni comunemente considerati come essenziali per chiunque. In altre parole, tali soggetti versano in una condizione psicologica in cui non si ha la piena libertà di scelta.
Altro elemento costitutivo del reato è lo sfruttamento lavorativo. A tal proposito, il documento di prassi cita alcuni indici dello sfruttamento, alternativi tra di loro, al verificarsi dei quali dovrebbero orientare gli ispettori nell’approfondire gli accertamenti. Gli indici sono:
Contrasto al caporalato e attività investigativa
L’attività investigativa, in caso di intermediazione illecita e sfruttamento lavorativo, deve essere svolta con i Magistrati delle competenti Procure della Repubblica ed i Carabinieri del Comando. L’attività ha lo scopo di ricostruire l’intera filiera e verificare se esistono elementi che integrano il reato di cui all’art. 603-bis codice penale
Ma come inizia l’attività investigativa in caso di intermediazione illecita? I passaggi da seguire sono i seguenti: