Detrazioni per figli a carico: dal 2019 più risparmio fiscale per i genitori

19 Novembre, 2018   |  

Le detrazioni fiscali sono riconosciute su base mensile dal sostituto d’imposta su domanda del lavoratore dipendente. Il lavoratore è altresì tenuto a comunicare tempestivamente le eventuali variazioni.
Al lavoratore è lasciata la scelta di richiedere il riconoscimento delle detrazioni per familiari a carico al proprio sostituto d’imposta, o direttamente in sede di Dichiarazione dei Redditi, mediante la presentazione del Modello 730 o del Modello Unico.
Ugualmente le detrazioni fiscali per familiari a carico spettano, per parità di condizioni, ai lavoratori autonomi.

Familiari a carico
Sono considerati familiari a carico i seguenti soggetti, anche se conviventi con il contribuente o residenti all’estero:

  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  • i figli naturali, adottati, affidati o affiliati: a prescindere dall’età.

Possono inoltre essere considerati fiscalmente a carico del contribuente anche i seguenti altri familiari, ma soltanto se conviventi con il dichiarante o in quanto fruitori di assegni alimentari pagati dallo stesso contribuente:

  • coniuge separato legalmente;
  • nipoti;
  • genitori anche adottivi;
  • generi e nuore;
  • suoceri; fratelli e sorelle;
  • nonni.

Condizione di base per la spettanza è che il familiare abbia conseguito, nel periodo d’imposta di riferimento, un reddito non superiore a 2.840,51 euro, con l’unica esclusione dei redditi soggetti a tassazione separata o assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva (es. la cedolare secca sugli affitti).

Detrazioni per figli a carico
L’importo riconosciuto a titolo di detrazione fiscale a fini IRPEF per il coniuge a carico è pari a:

  • 950 euro per ogni figlio;
  • 1.220 euro per ciascun figlio minore di 3 anni,

aumentati di 400 euro per ogni figlio disabile.
Per le famiglie numerose con più di 3 figli a carico la detrazione è aumentata di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo.
La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra 95.000 euro, al netto del reddito complessivo, e 95.000 euro, mentre in presenza di più figli l’importo di 95.000 euro è aumentato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo.

N.B. La detrazione per i figli a carico va divisa al 50% tra i genitori non separati legalmente e previo accordo tra le parti, spetta al genitore con il reddito più alto.
In caso di separazione legale, cessazione o scioglimento del matrimonio la detrazione spetta, in mancanza di accordo, al genitore a cui sono stati affidati i figli e in caso di affidamento congiunto o condiviso, la detrazione spetta al 50%.

Se invece l’altro genitore non è presente e non ha riconosciuto il figlio o i figli, o se si è separato legalmente e i figli sono adottati, affidati o affiliati al solo contribuente che non è coniugato o separato successivamente, la detrazione per il primo figlio è pari a 750 euro purché conviva con il contribuente o riceva assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria. La detrazione spettante è pari al rapporto tra 80.000 euro, al netto reddito complessivo percepito, e 80.000 euro.
In presenza di almeno 4 figli a carico è riconosciuto ai genitori un aumento di importo pari a 1.200 euro annui da suddividere al 50% tra i genitori.
Se il reddito complessivo supera il limite oltre il quale le ordinarie detrazioni per figli a carico non spettano più, la famiglia numerosa perde anche la detrazione di 1.200 euro.
Se invece l’imposta lorda calcolata prima di sottrarre la detrazione per famiglie numerose è inferiore a 1.200 euro, l’importo che non può essere portato in detrazione per incapienza viene convertito in un credito d’imposta che può essere recuperato in sede di presentazione della Dichiarazione dei Redditi.

Novità Dal 2019
Dal 1° gennaio 2019 aumenta il limite di reddito per avere le detrazioni per i figli a carico. La novità, introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, innalza la soglia di reddito entro la quale il figlio può essere considerato fiscalmente a carico del genitore che potrà, dunque, ottenere particolari detrazioni fiscali.
Il nuovo limite è fissato a 4.000 euro e riguarda comunque solo i figli fino ai ventiquattro anni di età. Per i figli di età superiore a questa e per tutti gli altri familiari, il limite di reddito che fa uscire dallo stato di familiare a carico resta di 2.840,51 euro per anno di imposta.



Fonte : Fiscal Focus