Richieste separate per le varie durate e tipi di ammortizzatore sociale. I datori iscritti al Fis possono chiedere l’assegno ordinario per 18 settimane.
Le aziende dovranno presentare una domanda diversa a seconda del periodo di cassa integrazione che vogliono chiedere per i propri dipendenti. Lo stabilisce una nota trasmessa dal ministero del Lavoro all’Inps, che sarà oggetto di una prossima circolare dell’Istituto.
Come noto, ogni impresa ha a disposizione 18 settimane di cassa integrazione da richiedere in diverse modalità:
Tre anche le durate dell’ammortizzatore sociale:
Per ciascuna di queste opzioni, precisa ora il Ministero nella nota inviata all’Inps, deve essere presentata una domanda diversa. In altre parole, la richiesta valida per le prime 9 settimane non lo è per i periodi ulteriori.
Così come ciascuna domanda, a seconda del tipo di cassa integrazione, deve essere presentata nella sede giusta. In pratica, la richiesta di Cigo o di Asso va presentata all’Inps, mentre quella della cassa in deroga va inoltrata alla Regione ovvero al ministero del Lavoro nel caso delle imprese con sedi in più regioni. Tuttavia, e per rendere le cose più semplici, la domanda di cassa integrazione in deroga può essere presentata anche all’Inps, ma solo per i periodi successivi alle prime 9 settimane.
Nella circolare che l’Inps renderà nota a breve si parlerà anche dei datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (Fis): avranno la possibilità di fare domanda di assegni ordinari (Asso) per le stesse durate e modalità previste per la cassa integrazione Covid, quindi 9 settimane + 5 + 4.